Futuro anteriore


Sono pronto, la barba incolta è andata via ieri sera, lasciando il posto ad una folta e morbida barba ben messa, lunga al punto giusto.
Dopo tanti giorni finalmente la quarantena è finita, le aziende hanno già iniziato a riaprire nelle settimane passate e oggi finalmente riaprono anche le restanti attività, bar, ristoranti, abbigliamento e tutto il resto.
Una differenza rispetto a prima c'è, la mascherina ormai fa parte del nostro abbigliamento, formale o informale che sia.
Le nuove regole di comportamento da osservare sono molte, ma non sarà difficile osservarle, abbiamo più paura di commettere inosservanze che trasgressioni.
Quella più importante rimane la distanza di sicurezza, ma anche evitare assembramenti rimane una condizione inevitabile per poter essere in regola, come è inevitabile avere l'app sullo smartphone che certifica il nostro stato di salute, presente e passato, da esibire in caso di controlli.
Nei bar si consuma a debita distanza e se i tavoli non sono grandi abbastanza se ne occupa uno a persona.
I ristoranti sono diventati esclusivi, dimezzando i coperti i prezzi sono proibitivi e le prenotazioni, fortunatamente per loro, sono state fatte già per settimane.
La fila per entrare negli esercizi commerciali, alimentari e non, si allunga sempre di più, il positivo (oltre ad esserlo in caso di contaminazione) che abbiamo appreso da tutto questo è il saper fare, stare e rispettare la fila.
Nei centri commerciali, in pochi passeggiano, in molti stanno in fila, sono state adibite corsie per camminare con tanto di senso di percorrenza e corsie per le file, per ogni attività.
Sui mezzi pubblici, laddove possibile, sono stati contrassegnati i posti vietati per poter concedere la giusta distanza di sicurezza tra passeggeri, laddove non possibile, si evita di salire, le corse saltano, si vocifera di un incremento dei viaggi e dei mezzi per non lasciare indietro nessuno, ma parliamo di pura utopia.
Dal barbiere è vietato fare la barba, capelli e solo in presenza di mascherina da parte del cliente.
I centri sportivi sono ancora tutti chiusi, tranne quelli che hanno grandi vasche di amuchina, le piscine, ma solo per le giuste dosi di persone che ogni impianto può ospitare, a turni alterni però tutti accedono.
Gli alberghi accettano prenotazioni come sempre, ma hanno aggiunto una "spesa extra di sanificazione" che permette il cambio della biancheria giornaliera per ovvi motivi. La colazione e i pasti presso le strutture hanno prezzi più alti dei ristoranti su citati.
Questo è quanto e questa è la sera che vado a cena fuori, è tanto tempo che non lo faccio, la prenotazione fatta due settimane da Lucio è finalmente arrivata, tocca a me. Poi però penso a papà e a mamma, 82 e 72 anni, domani devo portargli la spesa, malgrado la legge non glielo impedisce più loro ancora non escono, perchè il virus è ancora lì, in agguato, pronto ad andarli a trovare.
Chiamo allora per disdire e senza problemi mi salutano con molta cordialità, qualcuno a sostituirmi lo troveranno in pochi secondi.
Vado a letto con una sensazione mista tra rassegnazione e impotenza, ma mi addormento con un sorriso, ripensando a quello che ho letto stamattina sul giornale, "Il vaccino funziona!", tra non molto questa vita finirà e ne inizierà una completamente nuova.

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