La finestra sul cortile


Ricordo questo film che ho visto diverse volte, da bambino, con la stupenda Grace Kelly, parla di un uomo che a causa di un infortunio alla gamba ha iniziato a guardare "con attenzione" le abitudini del suo vicinato, cosa che prima di allora non aveva mai fatto, ma lo stare tanto tempo a casa l'aveva resa una cosa quasi inevitabile.
Oggi tutti siamo un po come James Stewart, o meglio Jeff, obbligati anche noi a stare a casa scopriamo di avere vicini che non avevamo mai visto o sentito.
Persone che conosco bene e altre totalmente sconosciute, quello che fuma come una ciminiera, quella che pulisce il balcone tutti i giorni, quella che fa camminate sul tapis, quello che fa il barbecue una sera si e l'altra anche, quello che prende il sole in balcone e quello che svuota il garage per dargli una ripulita. In tempi normali uscivano al mattino presto e rientravano a tarda sera, ben curati sempre in giacca e cravatta e adesso invece li vedi insofferenti che passano dal balcone alla finestra e girano soltanto in tuta e ciabatte col barbone, quasi irriconoscibili.
Questo senso di vicinato si era perso, o meglio, disperso nella velocità della normale passata vita quotidiana, cosa che oggi stiamo, o almeno sto, rivivendo con molto piacere.
La settimana scorsa ho assistito a una chiacchierata di via, ovvero composta da persone affacciate da balconi e finestre di case diverse, un po come una volta quando tu eri sotto casa a giocare, qualche tuo amichetto si faceva male e le relative mamme si affacciavano a discutere sull'accaduto.
La discussione in questione però era 'l'irresponsabilità' di una persona anziana che "tutti i giorni faceva la sua passeggiata!". Chi dal balcone, chi dal giardino aveva da ridire e lamentare, ma nessuna di queste nel vederlo passare lo ha chiamato e chiesto qualcosa. Magari è una persona veramente irresponsabile che esce di casa senza motivo, magari è un anziano che ha bisogno di camminare, magari niente di tutto questo, forse è solo a casa e non riesce bene a gestirsi la spesa perché non è abituato.
Purtroppo sono una persona che tende spesso a trovare una giusta causa ai comportamenti sbagliati delle persone, prima di puntare il dito contro qualcuno faccio passare sempre del tempo.
Giorni fa un anziano torna a fare la spesa per prendere il pane, viene sgridato perché, maggiormente per lui, il pericolo è molto alto e rischia molto ad uscire così spesso, ma alla risposta "...lo so, ma io il pane lo prendo tutti i giorni, perché non posso?".
Ora, non è detto che tutti gli anziani abbiano qualcuno che li guardi e anche se avessero figli o vicini premurosi nei loro confronti, capita che in un attimo la porta si apre e sbadatamente si ritorna a fare la spesa, perché quello che ha visto al telegiornale poco prima non se lo ricorda più, o perché la moglie in quel momento sta riposando sul letto e non lo sente uscire.
In questi giorni ho visto molta cattiveria e la cattiveria a parer mio non è mai giustificata, in particolar modo verso le persone anziane e quello che vedevo sui volti di quelle persone affacciate mentre giudicavano dall'alto del loro pulpito quella persona, era pura cattiveria.
Il signor Jeff è vero che spiava i loro vicini con la sua macchina fotografica, ma lo faceva a fin di bene, non lo faceva per trovare un colpevole da mettere sul banco degli imputati.
Dovremmo essere tutti un pò di più come il signor Jeff, mettere da parte la cattiveria e guardare con altri occhi le persone, giovani e non, sopratutto in questo momento.

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