Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Piccoli spiragli

Immagine
Provare ad immaginare una prima pagina del genere era difficile anche per i migliori registi di film catastrofici, almeno fino a qualche mese fa. Sono passati già due mesi dall'inizio di questa storia, il mio ultimo viaggio a Barcellona, il ritorno e la  successiva quarantena, dapprima in alcuni comuni del nord, poi le regioni e a finire l'Italia intera. Prime pagine 1 Marzo 2020 I titoli principali di allora erano già sul tema, ma molto più concentrati su quelle che potevano essere le conseguenze possibili che sul problema stesso da affrontare nell'immediato e come al solito la serie A era nei trafiletti di tutte le prime pagine. Ma ci manca veramente il calcio? Tralasciando il sottoscritto, molte delle persone che sento appassionate di pallone, non ne sentono la minima mancanza e forse di questo se ne stanno rendendo conto anche alla FIGC. Siamo d'accordo che il lato economico è il capitano reggente in carica, ma come per il calcio anche per tutt

Immuni, un App pericolosa

Immagine
Leggo sui social molta diffidenza verso "Immuni", una nuova app che il governo ha ideato per tutelare noi italiani. Sopra alcuni commenti presi a caso su twitter, c'è chi non vuole essere tracciato, chi ha paura di essere lobotomizzato, chi spiato, chi scovato... L'unico problema secondo me che invece ci porterà questa applicazione (che tra l'altro ancora deve essere distribuita sui vari store) è semplicemente che non funzionerà, questo perché la maggior parte delle persone non la scaricherà, per le "PAURE" di cui sopra. Il bello è che questi commenti vengono fatti su social network che sono l'antitesi alla privacy per eccellenza, difatti in alcuni tratti delle condizioni per l'utilizzo di Twitter, ad esempio, possiamo leggere: Quando usi Twitter, anche se stai solo guardando dei Tweet , noi riceviamo alcune informazioni personali da parte tua come il tipo di dispositivo che stai usando e il tuo indirizzo IP. Puoi scegliere

Chi ha paura del Corona Virus?

Immagine
Nessuno, o più precisamente non ne abbiamo abbastanza. Ma perchè? Una ragione potrebbe essere semplicemente perché é un virus "invisibile", che non lascia segni evidenti del contagio, quella pallina in alto poi, che ci fanno vedere ogni giorno, così carina, tutta colorata, non aiuta. Inizialmente si pensava fosse un agente infettivo del solo apparto respiratorio si è scoperto col tempo che riesce invece a intaccare anche cuore reni e cervello, non scendo di più nel dettaglio perché non sono ne virologo ne medico, ma sono un buon lettore e osservatore, o almeno credo di esserlo. Rimane dunque all'interno del nostro corpo senza manifestare nessun tipo di eritema o postule o chiazze o segni evidenti, come sono stati invece il vaiolo, il tetano, l'ebola o la stessa peste. Persona affetta da vaiolo Nel vedere la foto sopra sicuramente abbiamo avuti tutti lo stesso tipo di reazione, paura, quello è il risultato di un povero essere umano che aveva contratt

Scoperte in quarantena

Immagine
Durante questo periodo di quarantena ho avuto modo di fare, vedere e sopratutto leggere molte cose, credo sia dipeso anche da questo il risveglio in me della scrittura, non scrivo certo come facevano Giorgio Faletti o Enzo Biagi, o come fa oggi Donato Carrisi, a me mi basta soltanto dare alle parole un senso compiuto, con un diploma di scuola superiore sarebbe già un discreto risultato. Apro una breve parentesi per specificare che ho scritto "a me mi" di proposito, sono cresciuto con x rosse grandi mezza pagina di quaderno che segnavano "a me mi" come errore grave, ma a me mi piace questa ridondanza, leggerla e scriverla. Chiusa parentesi. Provo dunque a riassumere con mie parole quello che ho "scoperto". In questi giorni ho scoperto che: - le goccioline emesse dalla nostra bocca o dal naso si chiamano droplet - il mondo è pieno di esperti improvvisati che hanno la verità in tasca - Roberto Burioni è un noto virologo e anche una pers

Scale mobili

Immagine
Momenti questi che non tutti stiamo passando allo stesso modo, alla stessa maniera, a partire dalla quarantena, chi ha il giardino, chi il balcone, chi il terrazzo e chi nessuno di questi, la prospettiva dunque cambia da persona a persona, per non parlare del lavoro. Ho vissuto circa sei anni fa un periodo molto infausto a causa del lavoro che solamente lo scorso anno sono riuscito a cancellare. Si, perché le brutte esperienze vanno cancellate, ma mai dimenticate. Cancellate perché bisogna fare spazio alle nuove esperienze senza troppo guardare indietro, il mondo va vanti anche senza di loro, mai dimenticate perché in qualche modo dobbiamo evitare di commettere gli stessi errori. La cosa più importante in questi momenti è reagire agli eventi e non aspettare che questi prendano il sopravvento. Ho ritrovato nelle mie tante bozze di qualche anno fa dei pensieri, scritti proprio in quei giorni infausti, li condivido con la speranza che possano essere di conforto e stimolo per qua

Un fulmine a ciel coperto

Immagine
Chi lo avrebbe mai detto che un giorno avremmo visto un Italia senza il calcio? A fatica, si sono fermati dunque tutti gli sport, dal calcio alla formula1 e prima di essi tutti gli altri, il tennis, il ciclismo, il nuoto, l'atletica, rinviate al prossimo anno le olimpiadi di Tokio e gli Europei di calcio. Per la mia prossima porzione di vita, avevo programmato il 2020 come l'anno del rientro definitivo alle gare, iniziando con il Challenge di Riccione e la Granfondo 9 Colli a Maggio e avrei ultimato la prima metà dell'anno con l'Ironman a Klagenfurt. Le prime due gare sono state entrambi rinviate al prossimo anno, per l'ironman invece ancora non c'è nessuna comunicazione, anche se sono già state rinviate tutte le gare Europee fino a giugno. Sono in attesa dunque della prossima imminente comunicazione di annullamento anche per Klag per poter rinunciare definitivamente a tutti i miei progetti per l'anno in corso, anche se al 99% la mia rinuncia è già s

Stereotipi di un certo livello

Immagine
Intento a trovare un'idea sul cosa cucinare domani, mi sono reso conto di avere un tarlo, che messosi nella mia testa lo scorso giorno, continuava ad assillarmi, a chiamarmi, a sussurrarmi nelle orecchie sempre la stessa e identica parola, Passatore. Ora, si potrebbe dedurre che sto pensando di partecipare, un giorno o l'altro, alla fatidica gara podistica di 100km che porta quel nome, ma in verità è l'esatto contrario. Perché? E' la stessa e identica risposta che davo al tarlo, perché? E poi, cosa c'entra la cucina con tutto questo? Ricomincio daccapo. Intento a trovare un idea sul cosa cucinare domani, come mio solito, mi metto a sfogliare i libri che ho in casa, uno tra questi quello di Artusi giusto appunto citato ieri e nel cercare l'indice m'imbatto nel "Note sull'autore" e leggo: Pellegrino Artusi, gastronomo e scrittore [...] si trasferì a Firenze dopo che la casa a Forlimpopoli fu attaccata e saccheggiata dal bandito

Un capolavoro

Immagine
Ogni tanto riprendo in mano il libro di Artusi di cui tutti dovrebbero averne almeno sentito parlare ovvero "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene". Lo presi un giorno in libreria mentre aspettavo il treno, mi colpì subito la pagina di apertura che titola così: " La storia di un libro, che rassomiglia alla storia della Cenerentola. " Come tutti i libri di argomento culinario, sulla libreria si trovano nel piano più a portata di mano, pronti per essere consultati in caso di dubbi o perplessità, da rileggere anche quando si è in quarantena forzata, virus o meno. Ogni volta però che sfoglio nuovamente quelle pagine, ne rimango sempre affascinato. Sembra tutto fuorché un libro di ricette e chiamarlo tale non le rende la giusta importanza e il giusto valore. Per intenderci, non solo è scritto in un italiano d'altri tempi, del tutto comprensibilissimo, ma descrive quello che dovresti fare in cucina con una semplicità spiazzante, il tu

Percezioni

Immagine
04:11 del mattino, un merlo fischia come fosse giorno pieno, veramente la natura si sta smarrendo o siamo noi che non la capiamo più. Apro la finestra, è ancora buio e il merlo continua a fischiare. Vado in cucina, preparo il caffè, ormai sono abituato a questi orari e negli ultimi tempi li sto apprezzando di più anche se dormo poco meno di tre ore a notte. Alla radio passa Martin dei Car Seat Headrest, oggi il caffè è particolarmente buono o sono io particolarmente positivo, sul telefono leggo un articolo su come questa epidemia può rendere diverso il mondo, le persone in primis, ma anche la natura, balene e delfini che si riavvicinano alla costa, caprioli che scorrazzano nelle vie di cittadine deserte, senza automobili e persone che girano, non hanno più paura di noi, forse non ne hanno mai avuta. Anche le persone però sono diverse, chi in un modo chi in un altro, io le vedo diverse, sui social e sui giornali leggo e vedo anche belle cose e belle persone, non ci sono solo c

Futuro anteriore

Immagine
Sono pronto, la barba incolta è andata via ieri sera, lasciando il posto ad una folta e morbida barba ben messa, lunga al punto giusto. Dopo tanti giorni finalmente la quarantena è finita, le aziende hanno già iniziato a riaprire nelle settimane passate e oggi finalmente riaprono anche le restanti attività, bar, ristoranti, abbigliamento e tutto il resto.

La finestra sul cortile

Immagine
Ricordo questo film che ho visto diverse volte, da bambino, con la stupenda Grace Kelly, parla di un uomo che a causa di un infortunio alla gamba ha iniziato a guardare "con attenzione" le abitudini del suo vicinato, cosa che prima di allora non aveva mai fatto, ma lo stare tanto tempo a casa l'aveva resa una cosa quasi inevitabile. Oggi tutti siamo un po come James Stewart, o meglio Jeff, obbligati anche noi a stare a casa scopriamo di avere vicini che non avevamo mai visto o sentito. Persone che conosco bene e altre totalmente sconosciute, quello che fuma come una ciminiera, quella che pulisce il balcone tutti i giorni, quella che fa camminate sul tapis, quello che fa il barbecue una sera si e l'altra anche, quello che prende il sole in balcone e quello che svuota il garage per dargli una ripulita. In tempi normali uscivano al mattino presto e rientravano a tarda sera, ben curati sempre in giacca e cravatta e adesso invece li vedi insofferenti che passano dal

Riassunto

Immagine
Ricordo vagamente la prima volta che ho sentito parlare di questo virus, ma ricordo bene di aver seguito con attenzione il videostreaming della costruzione dell'ospedale a Wuhan a fine Gennaio. Li è stata catturata completamente la mia attenzione. Avevo sentito negli anni notizie su varie forme influenzali la maggior parte sempre provenienti dall'est asiatico, ma mai avevo visto tanta frenesia nel tirare su un ospedale per un virus. Perchè l'influenza, come pensavo, non c'entra niente stavolta. Ho in programma un viaggio con amici a Barcellona, fine febbraio, il virus ha fatto ingresso in molte parti del mondo, pochi infetti rispetto a quello che sarà, ma quasi tutti i continenti sono già stati contagiati. Due amici rinunciano al viaggio, è il periodo della nave da crociera bloccata in Giappone e la chiusura dei voli provenienti dal nord Italia da parte di alcuni stati. Il viaggio lo facciamo in tranquillità, niente forme di precauzioni si notano in Spagna,